Per caso anche te come me ti sei domandato come diavolo fanno questi siti a offrire prodotti molto costosi e di fascia medio-alta a prezzi cosi bassi? Bene, sei nel posto giusto! Il sistema di guadagno di questo nuovo business online non è difficile da capire, è abbastanza infatti fare un po’ di calcoli e subito saltano all’occhio le grosse cifre di ricavo che hanno questi siti di aste al centesimo.
Il modo migliore per capire come funziona è servendoci di un esempio:
il sito di aste al centesimo mette in palio un iPhone 5 da 16 Gb del valore di 729 EURO con Timer a 30 secondi. A questo punto gli utenti iscritti al sito iniziano a partecipare all’asta puntando sull’oggetto, ovviamente ogni puntata che fanno ha un prezzo e questo va da 0,50 Centesimi a 0,15 Centesimi circa.
Piccola Parentesi: Questo valore varia in base al sito in cui si sceglie di giocare e in base al pacchetto di puntate che si sceglie di acquistare, poi ci sono anche dei bonus aggiuntivi che si possono applicare che ti danno più puntate. Ora, la gente più esperta compra i pacchetti grossi risparmiando sul costo di ogni puntata, invece la maggior parte della gente, soprattutto gli utenti nuovi comprano pacchetti medio-piccoli pagando una cifra abbastanza alta per ogni puntata, tutto questo per dire che il prezzo medio di ogni puntata acquistata su un sito di aste al centesimo è ipoteticamente di circa 0,25 centesimi.
Eravamo rimasti dicendo che gli utenti iscritti iniziano a partecipare all’asta puntando sull’oggetto, come molti già sapranno ogni volta che un utente punta, il valore dell’oggetto in asta che in questo caso è un iPhone 5 sale di 1 centesimo, ma l’utente ha speso in media 25 centesimi per puntare. Il calcolo da fare è molto semplice, mettiamo il caso che l’asta finisce a 78,45 Euro le puntate totali fatte sono 7845!!! Ora se ogni utente per puntare spende in media 25 centesimi vuol dire che il sito ha ricevuto 7845 volte 25 centesimi! Quindi 7845 x 0,25 = 1961,25 EURO!
Praticamente in base a questo esempio il sito ha incassato 1961,25 EURO per un iPhone 5 del valore di 729 Euro! Poi non dimenticatevi che l’utente che vince paga anche la cifra alla quale si è aggiudicato l’asta, ovvero: 78,45 Euro, che sommati a 1961,25 fanno 2039,70 EURO!
Cosa succede dopo? Molto semplice, il sito di aste al ribasso ha intascato 2039,70 Euro e con questi soldi comprano un’iPhone 5 e te lo spediscono a casa.
Quindi in totale hanno guadagnato 2039,70 (cifra incassata) – 729,00 (iPhone5) = 1310,70 EURO!
Tutto questo solo per un iPhone 5, se per esempio vendono anche solo 3 oggetti al giorno per 365 giorni all’anno fanno in base ai calcoli sopra 1.435.216,50 EURO! Togli qualcosa per mantenere i costi della società e qualche dipendente, e gli rimane comunque un margine altissimo. lasciatemelo dire, peccato che non ho studiato da informatico, perché se cosi avrei fatto, ora non stavo scrivendo questo articolo! 😉
La persona che ha inventato questo meccanismo di aste è davvero un GENIO, l’unica cosa che può far discutere è che una persona vince e altre migliaia perdono, però il Lotto, i Gratta e Vinci etc.. sono tutti sistemi in cui solo pochi vincono e lo fanno grazie agli altri che perdono.
Se hai trovato questo articolo interessante condividilo!
Buon Proseguimento
Michele.
2 Commenti
Marco
Il punto non è spiegare alle persone il meccanismo col quale chi ha creato il sito riesce a guadagnare moltissimi soldi; bisogna spostare l’attenzione sull’utente che partecipa all’asta e su quanto gli viene a costare ogni singola puntata. Ogni persona non può sperare di vincere un’asta con una sola puntata (quindi spendendo 0.25cent) ma ne dovrà fare molte (considerato che il timer riparte ogni volta che viene fatta una puntata), quindi è “pubblicità ingannevole” dire “ho comprato un iphone 5 a 50.00 euro”, perchè, oltre a quei 50 euro, bisogna aggiungere i costi delle puntate. Questo aspetto, che è basilare se vogliamo fare un discorso onesto, non viene messo in evidenza.
La prima cosa che bisogna dire è che, chi non vince l’asta ha pagato (con i soldi delle puntate) per nulla, per non avere niente in mano. Ho letto da qualche parte un paragone con ebay; non esiste un paragone con ebay perchè, nel momento in cui la mia offerta viene superata, io non ci rimetto nulla proprio perchè non mi sono aggiudicato nulla.
Capisco benissimo che funzioni un po’ come il lotto o simili, ma bisognerebbe avere il buon senso di dirlo esplicitamente: chi partecipa e non vince sta comunque pagando.
Mister
Concordo pienamente sia con Michele che con Marco. Questi sono siti con un meccanismo intelligente e con una politica abbastanza scorretta (riguardo a tener nascosto il prezzo della puntata).
Però, NOI possiamo essere anche più intelligenti sia del sito che delle altre persone che offrono continuamente. Se ci fate caso in certi momenti della giornata (17:00/18-00) ci sono meno persone a offrire.
Quell’arco di tempo possiamo sfruttarlo a nostro vantaggio per piazzare delle offerte.
MA ATTENZIONE ! Noi non facciamo come gli altri che puntano appena gli viene superata l’offerta ma non aspettiamo, con molta calma, e appena vediamo che l’asta raggiunge l’ultimo secondo dalla fine noi offriamo. Facendo così avremo una probabilità del 70% di aggiudicarsi l’oggetto perché appunto la maggior parte delle persone se ne sono andate.
Il 70% di probabilità è molto meglio del 45% che usano gli altri.
Buona serata.